Diritti e benefici di un rifugiato in un CAS

Diritti e benefici di un rifugiato in un CAS

Facciamo chiarezza sui Centri di Accoglienza Straordinari (CAS)

L’articolo 1 della Convenzione, come modificata dal protocollo del 1967, stabilisce la seguente definizione di rifugiato: “Chiunque nel giustificato timore d’essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure chiunque, essendo apolidee trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.”

In cosa consiste il rimborso quotidiano per ogni ospite:

I gestori di un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) ricevono un rimborso dallo Stato Italiano attraverso le prefetture locali di 21€ al giorno per ogni richiedente asilo accolto (importo massimo a base d’asta che può anche essere più basso a seconda dello sconto che vuole applicare il gestore);

Da questo importo, 2,5€ al giorno pro capite sono destinati direttamente alla persona accolta, per permettergli di sopperire a piccole spese personali.

Il contributo giornaliero riconosciuto ai gestori dev’essere utilizzato per poter offrire ai richiedenti protezione internazionale una serie di servizi quali:

L’accoglienza materiale (vitto, alloggio, vestiario, prodotti per l’igiene, ecc)

La mediazione linguistico-culturale

La tutela legale (tramite avvocati esperti)

La tutela socio-psico-sanitaria (in collaborazione con i servizi pubblici preposti)

L’orientamento ai servizi del territorio

 

Inoltre, questo contributo serve a coprire tutte le spese del personale assunto che si occupa delle persone accolte. Aggiungiamo infine che, passati 60 giorni dalla richiesta di protezione internazionale, ogni persona accolta in Italia può essere assunta in regola come ogni altro cittadino europeo.