L’IMMIGRAZIONE COME RISORSA PER LE COMUNITA’ – PACEFUTURO invitata a Palazzo Montecitorio / 3 ottobre 2018

L’IMMIGRAZIONE COME RISORSA PER LE COMUNITA’ – PACEFUTURO invitata a Palazzo Montecitorio / 3 ottobre 2018

In occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, una data simbolica per commemorare le vittime del naufragio del 2013 e per ricordare tutti i rifugiati e i migranti che cercano salvezza e protezione, il 3 ottobre, alle ore 11:00, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati (ingresso principale Piazza Montecitorio, Roma) PACEFUTURO è stata invitata a presentare la sua esperienza dalla cooperativa sociale Dedalus, dall’Associazione Laici Terzo Mondo e dal Forum Disuguaglianze Diversità durante l’evento L’immigrazione come risorsa per le comunità: pratiche di buona accoglienza”, al fine di offrire alla politica e ai decisori pubblici, alcuni orientamenti e indicazioni utili a definire policy sull’accoglienza, con la testa e i piedi ben piantati nella realtà e non sulla sua rappresentazione e prendendo spunto da esperienze già in atto nel paese.

Alla fine dell’incontro interverrà il Presidente della Camera, Roberto Fico.

Parlare di immigrazione e accoglienza appare oggi un esercizio complesso e difficile in molti contesti a causa di una diffusa percezione pubblica negativa, a cui hanno contribuito il dibattito politico tutto spostato sui temi della sicurezza e della criminalità e alcune narrazioni mediatiche parziali. Si registra quasi un fastidio attorno al concetto di ospitalità e a volte, troppe volte, risulta più attrattivo e immediato esprimere un senso di rifiuto e di rancore nei confronti delle persone con background migratorio piuttosto che dedicarsi alla cura delle relazioni e della convivenza.

Al netto di questa difficoltà, chi propone e lavora nei presidi e nei servizi di accoglienza ha il dovere di non rinunciare a rivendicare la qualità e l’importanza della propria azione, sapendo raccontare tali attività non solo sul piano della tutela e della promozione dei diritti delle persone accolte ma anche in termini di ritorno di questi interventi che producono benessere collettivo e buona spesa pubblica. Sebbene l’ospitalità e il confronto prevedano molta più fatica e impegno di quanta ne serva per chiudersi e rifiutare l’altro ma nella convivenza, è giusto ribadire che la buona accoglienza non fa bene solo alle persone ospitate ma anche alle comunità che vivono loro attorno: perché produce socialità, rigenerazione dei luoghi, proposta culturale centrata sull’incontro e, spesso, forme di economia locale, e perché nel meticciato si possono costruire futuri di benessere collettivo e realizzare società più giuste e democratiche.

 

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