LA “MACCHINA
BRUSÀ”

LA “MACCHINA
BRUSÀ”

“Uno dei più afffascinanti esempi di archeologia industriale italiana ed europea”a detta del professor Marco Trisciuoglio del Politecnico di Torino membro del TICCIH (The International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage).

La “Machina brusà”  come viene chiamata dagli abitanti di Pettinengo, o meglio la fabbrica Serravenne costruita nel 1835 ampliando il vecchio mulino già indicato nel catasto comunale del 1798.

Con l’avvento della meccanizzazione a inizio Ottocento e grazie alla forza idraulica dell’acqua, la maggior parte dei mulini a grano lungo le rive dei torrenti vennero trasformati in opifici per produrre e lavorare i tessuti: filature, maglierie, tintorie.

Purtroppo, come molti degli opifici dell’epoca, la fabbrica venne distrutta nel 1898 da un incendio causato molto probabilmente accidentalmente dall’attrito delle cinghie di trasmissione. Da allora non venne mai più utilizzata.